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CELEBRAZIONE: XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

  • nei.bionaz (nei.bionaz)
  • Avatar de nei.bionaz (nei.bionaz) Autor do Tópico
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25 Jul 2016 01:43 - 26 Jul 2016 01:27 #33191 por nei.bionaz (nei.bionaz)
CELEBRAZIONE: XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO foi criado por nei.bionaz (nei.bionaz)
XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Colore liturgico: Verde



(Pr. Presidente / As. Assembleia. As partes em vermelho – rubricas – explicam o momento específico da celebração. As demais rubricas da celebração são escritas em “italiano”.)

RITO INIZIALE

Quando l’assemblea si è radunata, il sacerdote con i ministri si reca all'altare, mentre si esegue il canto d'ingresso. Giunto all'altare, il sacerdote con i ministri fa la debita riverenza, bacia l'altare in segno di venerazione, poi con i ministri si reca alla sede.

CANTO D'INGRESSO





SAUDAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CELEBRAZIONE
Pr. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
As. Amen.
Pr. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi.
As. E con il tuo spirito.

ATO PENITENZIALE
Pr. Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.
As. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
Pr. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
As. Amen.

Kyrie
Pr. Signore, pietà.
As. Signore, pietà.
Pr.
Cristo, pietà.
As. Cristo, pietà.
Pr.
Signore, pietà.
As. Signore, pietà.

GLORIA





Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo: Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

ORAZIONE
Pr.
Preghiamo (silenzio, orazione personale): O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di te nulla esiste di valido e di santo; effondi su di noi la tua misericordia perché, da te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
As. Amem.
LITURGIA DELLA PAROLA

PRIMA LETTURA (Gen 18,20-32)
Dal libro della Gènesi: - In quei giorni, disse il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore. Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo». Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque». Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».- Parola di Dio
As. Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 137)
Rit: Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita;
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano.

La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

SECONDA LETTURA (Col 2,12-14)
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi: - Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.- Parola di Dio
As. Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELo





Poi il diacono che deve proclamare il VANGELO, inchinato davanti al sacerdote, chiede la benedizione, dicendo con voce sommessa:
Diacono: Benedicimi, o Padre.
Pr. Il Signore sia nel tuo cuore e sulle tue labbra, perché tu possa annunziare degnamente il suo Vangelo: nel nome del Padre e del Figlio + e dello Spirito Santo.
Diacono: Amen.

VANGELO (Lc 11,1-13)
Pr. Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo Spirito.
Pr. Dal Vangelo secondo +Luca.
As. Gloria a te, o Signore.
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: “Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione”». Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».- Parola del Signore.
As. Lode a te, o Cristo.

OMELIA (Dom Henrique Soares da Costa)
Basta recordar a primeira leitura e o evangelho para ver claramente que a Palavra de Deus deste domingo fala da oração. Abraão reza, intercedendo por Sodoma e Gomorra; Cristo ensina seus discípulos a rezar. Portanto, a oração.

É impressionante não somente o fato de Jesus nos ter mandado rezar, nos ter ensinado a rezar, mas sobretudo, o fato de ele mesmo ter rezado com muitíssima frequência. Basta recordar o início do evangelho de hoje: “Jesus estava rezando num certo lugar”. Nós sabemos que ele passava noites inteiras em oração, que rezava antes dos grandes momentos de sua vida, que morreu rezando.

Afinal, por que rezar? Para nos abrir para Deus, para nos fazer tomar consciência dele com todo o nosso ser, para que percebamos com cada fibra do nosso ser, do nosso consciente e do nosso inconsciente que não nos bastamos a nós mesmos, mas somos seres chamados a viver a vida em comunhão com o Infinito, em relação com o Senhor. Sem a oração, perderíamos nossa referência viva a Deus, cairíamos na ilusão que somos o centro da nossa vida e reduziríamos o Senhor Deus a uma simples idéia abstrata, distante e sem força. Todo aquele que não reza, seja leigo, seja religioso, seja padre, perde Deus, perde a relação viva com ele. Pode até falar dele, mas fala como quem fala de uma idéia, de uma teoria e não de alguém vivo e próximo, que enche a vida de alegria, ternura, paz e amor. Sem a oração, Deus morre em nós. Sem a oração é impossível uma experiência verdadeira e profunda de Deus e, portanto, é impossível ser cristão. Por tudo isso, a oração tem que ser diária, perseverante e fiel.

Assim, quando agradecemos, reconhecemos que tudo recebemos de Deus; quando suplicamos, reconhecemos e aprendemos que dependemos dele e da sua providência; quando intercedemos, aprendemos e experimentamos que tudo e todos estão nas mãos amorosas de Deus; quando pedimos perdão, reconhecemos que nossa vida é vivida diante dele e a ele devemos prestar contas da existência que recebemos. Portanto, a oração nos abre, nos educa, nos amadurece, nos faz viver em parceria com o Senhor.

Quanto aos modos de rezar, são variados. A melhor forma é com a Sagrada Escritura: tomando a Palavra de Deus, lendo-a com os lábios, meditando-a com o coração e procurando vivê-la na existência. Tome diariamente a Bíblia, leia-a com fé, repita as palavras ou frases que tocaram seu coração e derrame sua alma diante do Senhor. Nunca esqueçamos que essa Palavra de Deus é viva e eficaz, transformando a nossa vida e dando-lhe um novo sentido. Também é importante a oração espontânea, com nossas palavras e a oração vocal, aquela decorada, como o Pai-nosso e a Ave-Maria. Aqui, é bom recordar o terço, que tanto bem tem feito ao longo dos séculos. Mas, a oração por excelência é a própria missa. Aí, de modo pleno, nós somos unidos à própria oração de Cristo, participando do seu sacrifico pela salvação nossa e do mundo inteiro.

Mas, recordemos que a oração não é uma negociata com Deus nem é para dobrar Deus aos nossos caprichos. É, antes, para nos tornar disponíveis à vontade do Senhor a nosso respeito. Uma das coisas muito belas da oração é que, tendo rezado e pedido, o que acontecer depois podemos saber com certeza que é vontade de Deus! É nesse sentido que Nosso Senhor afirmou que tudo quanto pedirmos em seu nome, o Pai no-lo concederá. Ora, o que é pedir em nome de Jesus? É pedir como Jesus; “Pai, não se faça a minha, mas a tua vontade”. Rezar assim é entrar no cerne da oração de Jesus. Então, tudo que nos vier, saberemos que é vontade do Pai, pois sabemos que nossa oração foi atendida; e nisto teremos paz.

Que nesta celebração, nós peçamos, humildemente, como os primeiros discípulos: “Senhor, ensina-nos a rezar”. E aqui não se trata de fórmulas, mas de atitudes. Observemos que a oração que Jesus ensinou, o Pai-nosso, é toda ela centrada não em nós, mas no Pai: no seu Reino, na sua vontade, na santificação do seu nome. Somente depois, quando aprendermos a deixar que Deus seja tudo na nossa vida, é que experimentaremos que somos pessoas novas, transformadas pela graça do Senhor.

Cuidemos, pois de avaliar nossa vida de oração e retomar nosso caminho de busca de intimidade com o Senhor, ele que é a fonte e a razão de ser da nossa existência. Amém.

CREDO
Pr. Professiamo nostra fede.





Simbolo detto “degli Apostoli”.
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, Alle parole il quale fu concepito… Maria Vergine», tutti si inchinano. il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

PREGHIERA DEI FIDELI
Pr. Gesù ci insegna ad avere fiducia nel fatto che il Padre sempre ascolta le nostre invocazioni. Preghiamo insieme e diciamo:
As. Signore, insegnaci a chiamarti Padre.
1. Perché non ci stanchiamo mai di cercare e di chiedere giustizia. Preghiamo.
2. Perché sappiamo sempre che l’unica rottura che può recidere il nostro rapporto col Padre è il nostro rifiuto. Preghiamo.
3. Perché siamo sempre coscienti che nel nostro battesimo siamo entrati a far parte di una comunità nella quale ci rivolgiamo ad un unico Padre. Preghiamo.
4. Perché impariamo ad accogliere l’immagine di Dio che ci è rivelata nel Vangelo. Preghiamo.
Pr. O Padre, la tua volontà di chiamarci “figli” supera la nostra capacità di riconoscerti come Padre. Aiutaci ad accettare quanto è meraviglioso ciò che siamo insieme a te. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
As. Amen.
RITO DI CONCLUZIONE

PADRE NOSTRO
Pr. Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire:





BENEDIZIONE FINALE
Pr. Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo spirito.
Pr.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
As. Amen.
Dc.
La Celebrazione è finita: andate in pace.
As. Rendiamo grazie a Dio.

Il sacerdote bacia l’altare in segno di venerazione come all’inizio; fa quindi con i ministri la debita riverenza e torna in sacrestia.


Last edit: 26 Jul 2016 01:27 by nei.bionaz (nei.bionaz).

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Moderadores: Willian Milet Aldobrandeschi (WillianMilet)