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PARROCHIA SAN MICHELE ARCANGELO - AVOLA

  • nei.bionaz (nei.bionaz)
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03 Ago 2016 20:09 #33404 por nei.bionaz (nei.bionaz)
PARROCHIA SAN MICHELE ARCANGELO - AVOLA foi criado por nei.bionaz (nei.bionaz)
CELEBRAZIONE DI INGRESSO DELL PRIMO PARROCO
Mercoledì della XVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde


RITO INIZIALE


CANTO DI INGRESSO



INGRESSO IN CHIESA
Il Vescovo o il suo Vicario con a fianco il nuovo parroco, entra processionalmente in chiesa nel modo consueto. Il coro accompagna la processione con il canto fino a quando il Vescovo o il Vicario giungono alla sede. Il Vescovo, il Vicario e i concelebranti, ma non il nuovo parroco, baciano l'altare, quindi il Vescovo o il Vicario dalla sede inizia il rito dicendo:

SALUTO DEL VESCOVO
Vescovo: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
As. Amen.
Vescovo: Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo spirito.
Padre Miguel Carissimi, la comunità parrocchiale di San Michele Arcangelo d'Avola riunita nel giorno del Signore vive un momento di particolare gioia e solennità, perché riceve dal Vescovo il suo nuovo parroco nella persona del diacono Felipe Bionaz. Nella successione e nella continuità del ministero si esprime l'indole pastorale della Chiesa, in cui Cristo vive e opera per mezzo di coloro ai quali il Vescovo affida una porzione del suo gregge.

ATO PENITENZIALE
Vescovo: Fratelli i sorelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati (pausa).

Vescovo: Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, abbi pietà di noi.
As. Signore, pietà.
Vescovo: Cristo che sei venuto a chiamare i peccatori, abbi pietà di noi.
As. Cristo, pietà.
Vescovo: Signore, che intercedi per noi presso il Padre, abbi pietà di noi
As. Signore, pietà.

Vescovo: Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
As. Amen.

GLORIA



ORAZIONE
Vescovo: Preghiamo (silenzio, orazione personali): Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce suo pastore e guida; rinnova l’opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
As. Amem.
LITURGIA DELLA PAROLA

PRIMA LETTURA (Ger 31,1-7)
Dal libro del profeta Geremìa: - “In quel tempo – oracolo del Signore – io sarò Dio per tutte le famiglie d’Israele ed esse saranno il mio popolo. Così dice il Signore: Ha trovato grazia nel deserto un popolo scampato alla spada; Israele si avvia a una dimora di pace”. Da lontano mi è apparso il Signore: “Ti ho amato di amore eterno, per questo continuo a esserti fedele. Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata, vergine d’Israele. Di nuovo prenderai i tuoi tamburelli e avanzerai danzando tra gente in festa. Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samarìa; dopo aver piantato, i piantatori raccoglieranno. Verrà il giorno in cui le sentinelle grideranno sulla montagna di Èfraim: “Su, saliamo a Sion, andiamo dal Signore, nostro Dio”. Poiché dice il Signore: Innalzate canti di gioia per Giacobbe, esultate per la prima delle nazioni, fate udire la vostra lode e dite: “Il Signore ha salvato il suo popolo, il resto d’Israele”.

SALMO RESPONSORIALE (Ger 31,10-13)
Rit: Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge.

- Ascoltate, genti, la parola del Signore, annunciatela alle isole più lontane e dite: “Chi ha disperso Israele lo raduna e lo custodisce come un pastore il suo gregge”.

- Perché il Signore ha riscattato Giacobbe, lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui. Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion, andranno insieme verso i beni del Signore.

- La vergine allora gioirà danzando e insieme i giovani e i vecchi. “Cambierò il loro lutto in gioia, li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni”.

CANTO AL VANGELO (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo. Alleluia.

Diacono Jônatas: Benedicimi, o Padre.
Vescovo: Il Signore sia nel tuo cuore e sulle tue labbra, perché tu possa annunziare degnamente il suo Vangelo: nel nome del Padre e del Figlio + e dello Spirito Santo.
Diacono Jônatas: Amen.

VANGELO (Mt 15,21-28)
Diacono Jônatas: Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo Spirito.
Diacono Jônatas: Dal Vangelo secondo + Matteo.
As. Gloria a te, o Signore.

Il diacono incensa il evangeliario.

In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: “Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!”. Egli rispose: “Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele”. Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: “Signore, aiutami!”. Ed egli rispose: “Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. “È vero, Signore, – disse la donna – eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”. Allora Gesù le replicò: “Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri”. E da quell’istante sua figlia fu guarita. - Parola del Signore.
As. Lode a te, o Cristo.

OMELIA
Cari fratelli e sorelli, é com júblio que venho pela primeira vez celebrar com vocês aqui em Avola. Agradeço a S.A. Lyrian, amigo de longa data, pela acolhida.

Venho até vocês para confirmar na fé e dar posse ao Diácono Felipe Bionaz como pároco desta paróquia. Felipe será ordenado nos próximos dias, mas sei que já adquiriu os requisitos necessários para desempenhar sua função, como pastor e guia, em meu nome, do povo de Deus, que está aqui nesta paróquia de São Miguel Arcanjo.

A Palavra de Deus, no Evangelho é muito significativa e nos mostra o valor da fé em Jesus Cristo nosso Salvador. A mulher apresentada pelo evangelista é modelo de todos aqueles que buscam a salvação. Em Cristo temos a cura para todas as nossas dores e culpas, porque Ele nos mostra o essencial, que é amar a Deus e ao próximo como a si mesmo.

Não tenhamos medo de expressar nossa fé, não tenhamos medo de levar o nome de cristãos, mesmo diante da perseguição e do martírio, façamos valer o nosso batismo e sejamos promotores da justiça e da paz.

Diácono Felipe, tenha certeza que não estás sozinho nesta missão aqui em Avola, a Arquidiocese de Treviso, a CEMIC, eu vosso bispo estou contigo. Que o Senhor, pela intercessão de São Miguel, abençoe a todos!

Pr. diácono Felipe fará agora sua profissão de fé diante da comunidade assumindo seu compromisso como pastor nesta paróquia.
Diácono Felipe: Eu Felipe Bionaz, creio firmemente e professo todas e cada uma das verdades contidas no Símbolo da fé, a saber: Creio em um só Deus, Pai todo-poderoso, criador do céu e da terra, de todas as coisas visíveis e invisíveis. Creio em um só Senhor. Jesus Cristo, Filho Unigênito de Deus, nascido do Pai antes de todos os séculos: Deus de Deus, luz da luz, Deus verdadeiro de Deus verdadeiro; gerado, não criado, consubstancial ao Pai. Por ele todas as coisas foram feitas. E por nós, homens, e para nossa salvação desceu dos céus e se encarnou pelo Espírito Santo no seio da Virgem Maria e se fez homem. Também por nós foi crucificado sob Pôncio Pilatos; padeceu e foi sepultado. Ressuscitou ao terceiro dia, conforme as Escrituras, e subiu aos céus, onde está sentado à direita do Pai. E de novo há de vir, em sua glória, para julgar os vivos e os mortos; e o seu reino não terá fim. Creio no Espírito Santo, Senhor que dá a vida, e procede do Pai e do Filho; e com o Pai e o Filho é adorado e glorificado: ele que falou pelos profetas. Creio na Igreja, uma, santa, católica e apostólica. Professo um só batismo para a remissão dos pecados. E espero a ressurreição dos mortos e a vida no mundo que há de vir. Amém. Com firme fé também creio tudo o que na palavra de Deus escrita ou transmitida se contém e que é proposto como divinamente revelado e de fé pela Igreja, quer em solene definição, quer pelo magistério ordinário e universal. Firmemente também acolho e guardo todas e cada uma das afirmações que são propostas definitivamente pela mesma Igreja, a respeito da doutrina sobre a fé e os costumes. Enfim, presto minha adesão com religioso acatamento de vontade e inteligência às doutrinas enunciadas, quer pelo Romano Pontífice, quer pelo Colégio dos Bispos, quer pelo Patriarca na Comunidade Eclesial Micronacionalista, ao exercer o Magistério autêntico, ainda que não sejam proclamadas por ato definitivo. Assim juro, por Deus e por estes Santos Evangelhos.

PREGHIERA DEI FEDELI
Pr. La nostra preghiera si innalzi piena di speranza al Padre, mediante la voce e lo spirito di Cristo, nostro mediatore e nostra guida. Preghiamo insieme e diciamo:
As. Salvaci, o Signore.
- Per la Santa Chiesa, per la CEMIC, perché rinnovi la sua fede nella potenza della preghiera umile e incessante, come il Signore ha insegnato ai suoi discepoli. Preghiamo:
- Per la parocchia San Michele Arcangelo, per suo nuovo pastore Diac. Felipe Bionaz, per la sua perseveranza e fedeltà. Preghiamo:
- Per i nostri fratelli che gemono nel pianto e nel dolore, perché trovino persone che sappiano ascoltare e comprendere, amare e soccorrere. Preghiamo:
- Per i fedeli delle religioni non cristiane, perché la pratica della virtù e il desiderio di salvezza aprano la via a Cristo, salvatore di tutti gli uomini. Preghiamo:
- Per le nostre celebrazioni, perché lontane dallo spirito intimistico, divengano segno di carità e di amore universali. Preghiamo:
- Per noi, perché invochiamo il Signore non solo nei momenti di necessità, ma lo ringraziamo dei benefici che quotidianamente ci elargisce. Preghiamo:
- Perché chi compie il bene, non guardi a chi è diretto. Perché conserviamo la fede durante la prova.
Pr. Padre degli orfani e avvocato degli umili, ascolta le nostre preghiere: le presentiamo a te, perché sei la nostra salvezza nel presente e la nostra speranza per il futuro. Per Cristo nostro Signore. Amen.
As. Amen.
RITO DI CONCLUZIONE

PADRE NOSTRO
Diacono Felipe: Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire:





BENÇÃO FINAL
Vescovo: Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo spirito.
Vescovo: Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
As. Amen.
Diacono Felipe: La Celebrazione è finita: andate in pace.
As. Rendiamo grazie a Dio.


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  • felipepoletto (felipepoletto)
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08 Ago 2016 00:26 - 08 Ago 2016 00:30 #33441 por felipepoletto (felipepoletto)
Respondido por felipepoletto (felipepoletto) no tópico PARROCHIA SAN MICHELE ARCANGELO - AVOLA
XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINÁRIO (ANNO C)
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Colore liturgico: Verde



(Pr. Presidente / As. Assembleia. As partes em vermelho – rubricas – explicam o momento específico da celebração. As demais rubricas da celebração são escritas em “italiano”.)

RITO INIZIALE
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Quando l’assemblea si è radunata, il sacerdote con i ministri si reca all'altare, mentre si esegue il canto d'ingresso. Giunto all'altare, il sacerdote con i ministri fa la debita riverenza, bacia l'altare in segno di venerazione, poi con i ministri si reca alla sede.


CANTO D'INGRESSO



SAUDAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CELEBRAZIONE

Diácono Felipe. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
As. Amen.
Diácono Felipe. Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo spirito.

Diácono Felipe. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi.

Diácono Felipe. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi.
Diácono Felipe. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi.

Diácono Felipe. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.

Diácono Felipe. Fratelli, eletti secondo la prescienza di Dio Padre mediante la santificazione dello Spirito per obbedire a Gesù Cristo e per essere aspersi del suo sangue, grazia e pace in abbondanza a tutti voi.

ATO PENITENZIALE
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Diácono Felipe. Fratelli i sorelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.



Diácono Felipe. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
As. Amen.

Diácono Felipe. Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.

Specialmente nelle domeniche:
Diácono Felipe. Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.
As. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.

Diácono Felipe. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
As. Amen.

Kyrie
Diácono Felipe. Signore, pietà.
As. Signore, pietà.
Diácono Felipe.Cristo, pietà.
As. Cristo, pietà.
Diácono Felipe. Signore, pietà.
As. Signore, pietà.


GLORIA
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Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonae voluntatis. Laudamus te, benedicimus te, adoramus te, glorificamus te, gratias agimus tibi propter magnam gloriam tuam, Domine Deus, Rex caelestis, Deus Pater omnipotens. Domine Fili unigenite Jesu Christe, Domine Deus, Agnus Dei, Filius Patris, qui tollis peccata mundi, miserere nobis. Qui tollis peccata mundi, suscipe deprecationem nostram. Qui sedes ad dexteram Patris, miserere nobis. Quoniam tu solus sanctus, tu solus Dominus, tu solus altissimus, Jesus Christe, cum sancto Spiritu, in gloria Dei Patris. Amen.

ORAZIONE
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Diácono Felipe. Preghiamo (silenzio, orazione personale): Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti Padre, fa’ crescere in noi lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare
nell’eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

LITURGIA DELLA PAROLA
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PRIMA LETTURA (Sap 18,6-9)

Dal libro della Sapienza;
La notte [della liberazione] fu preannunciata ai nostri padri, perché avessero coraggio, sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltà. Il tuo popolo infatti era in attesa della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici. Difatti come punisti gli avversari, così glorificasti noi, chiamandoci a te. I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto e si imposero, concordi, questa legge divina: di condividere allo stesso modo successi e pericoli, intonando subito le sacre lodi dei padri.
- Parola di Dio
As. Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE 32



Beato il popolo scelto dal Signore.
Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

SECONDA LETTURA (Eb 11,1-2.8-19)

Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio. Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava. Per fede, egli soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso. Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.
- Parola di Dio
As. Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO



Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.

VANGELO (Lc 12,32-48)
Diácono Felipe. Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo Spirito.
Diácono Felipe.Dal Vangelo secondo Luca
As. Gloria a te, o Signore.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno. Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».- Parola del Signore.
As. Lode a te, o Cristo.


OMELIA

Quando o Evangelho não nos é exigente? Quando a Palavra de Deus não nos questiona? A Escritura diz que “a Palavra de Deus é viva e eficaz, mais penetrante do qualquer espada de dois gumes; penetra até dividir alma e espírito, junturas e medulas. Ele julga as disposições e intenções do coração” (Hb 4,12). A cada Domingo, fazemos experiência dessa exigência viva e eficaz da Palavra do Senhor em nossa vida. É o caso também deste hoje.
Comecemos com a advertência consoladora e carinhosa do Senhor Jesus: “Não tenhais medo, pequenino rebanho, pois foi do agrado do vosso Pai dar-vos o Reino”. Tão atual e necessária esta palavra! A fé cristã e a Igreja são tão combatidas atualmente, tão incompreendidas! Cada vez mais nossa sociedade se paganiza, cada vez mais rejeita o cristianismo, cada vez mais fortemente apostata da fé na qual foi plasmada e cada vez menos compreende o Evangelho e suas exigências. Com quanta força se contesta a moral cristã; com quanta ênfase se ressalta e propaga a fraqueza desse ou daquele membro da Igreja, sobretudo do clero… O interesse é um só: desmoralizar a Igreja como porta-voz do Evangelho. Desmoraliza-se a Igreja para calar-se e desmoralizar-se a moral cristã e suas exigências. Olhem o Crucificado, pensem nas suas exigências e recordem o que o mundo pensa e diz: “Não queremos que ele reine sobre nós!” Pois a nós, pequeno rebanho – rebanho cada vez menor -, o Senhor exorta: “Não tenhais medo, pequenino rebanho!” Não temais o mundo pagão, não temais os escândalos, não temais vossas próprias infidelidades e fraquezas, não temais os sábios da sabedoria deste mundo, que não podem compreender as coisas de Deus (cf. 1Cor 1,21) e crucificaram e crucificam ainda o Senhor da Glória (cf. 1Cor 2,8). Não temais ante as dificuldades da vida!
Mas, como é possível resistir? É tão grande o combate; é tão dramática a batalha! As leituras da Missa de hoje dão-nos uma resposta emocionante. O Livro da Sabedoria nos recorda a noite da saída do Egito. Israel era um povinho, um bando de escravos, menos que nada, menos que ninguém… Como suportou o sofrimento? Como se conservou fiel a Deus? Como resistiu? Como não se dispersou? Resistiu porque colocou somente em Deu sua esperança: “A noite da libertação fora predita a nossos pais, para que, sabendo a que juramento tinham dado crédito, se conservassem intrépidos”. O povo de Deus, escravo no Egito, não duvidou da promessa que Deus fizera a Abraão; o povo esperou contra toda esperança e esperou no julgamento de Deus:“Os piedosos filhos dos bons fizeram este pacto divino: que os santos participariam solidariamente dos mesmos bens e dos mesmos perigos”. Um povo unido pela esperança e pela fé na Palavra de Deus.
A segunda leitura, da Carta aos Hebreus, também nos responde: a fé, mãe da esperança, foi a forçados amigos de Deus. “A fé é um modo de já possuir o que ainda se espera, a convicção acerca de realidades que não se vêem”. Na fé, já possuímos; na fé, já tocamos com as mãos aquilo que o Senhor nos prometeu e nos preparou. Foi pela fé que nossos antepassados partiram, deixaram tudo; pela fé tiveram a coragem de viver errantes, morando em tendas, daqui para ali… Pela fé, viveram como estrangeiros nesse mundo, colocando toda esperança em Deus, que nos prepara uma Pátria melhor no céu; pela fé, Abraão, nosso pai, foi capaz de sacrificar seu filho único… Pela fé deles “Deus não se envergonha deles, ao ser chamado o seu Deus”.
Vejam, irmãos: o caminho que o Senhor nos propõe nunca foi fácil… Somente aqueles que tiveram a coragem de se deixar, de se abandonar, de se entregar, perseveraram até o fim. É o que o Senhor nosso, Jesus Cristo, nos propõe hoje: “Vendei vossos bens e dai esmola… Fazei bolsas que não se estraguem, um tesouro no céu… Que vossos rins estejam cingidos e as lâmpadas acesas, como homens esperando seu senhor voltar. Ficai preparados!” Todas essas palavras nos convidam ao desapego, à vigilância, à atitude de disponibilidade, de entrega e esperança diante de Deus. E como tudo isso é difícil, num mundo que propõe como ideal de vida o conforto, a fartura de bens, o individualismo, a confiança somente no que se vê, a dispersão interior e exterior! Digam: como as crianças podem ter amor a Deus passando horas e horas diante dos filmes e desenhos animados pagãos? Como os adultos podem prender o coração às coisas de Deus, empanturrando-se de dispersão, de novelas e de futilidades mundanas? Como rezar bem se nos apegamos ao conforto desmesurado? Como manteremos nosso fervor dispersos em mil bobagens? Como seremos realmente fortes na fé sem combater nossos vícios? Como estaremos prontos para levar cruz na doença, nas dificuldades da vida conjugal, no desafio da educação dos filhos, na luta do combate aos vícios, na busca sincera de sermos retos, decentes e honestos por amor de Cristo? Como viver tudo isso sem a vigilância? Como permanecer firmes na fé católica sem a oração e a procura das coisas de Deus? O Senhor virá na noite desse mundo: “E caso chegue à meia-noite ou às três da madrugada, felizes serão” se nos encontrar vigilantes! Vigiemos, portanto!
Caríssimos, esta advertência é para todos, e de modo especial, para nós, pastores do rebanho, a quem o Senhor constituiu “administrador fiel e prudente”. Que não caiamos na ilusão de pensar: “Meu patrão está demorando” e nos entreguemos à infidelidade! Não temamos; vigiemos, sejamos fiéis até o fim! Não reneguemos o Evangelho! – Eis o apelo do Senhor hoje!
Esta palavra vale também para os pais, servos que o Senhor colocou à frente de sua família. Que sejam conscientes da missão que receberam e transmitam aos seus filhos o testemunho de uma fé robusta e dos verdadeiros valores humanos e cristãos. E possam receber a recompensa dos servos bons e fiéis, aqui e por toda a eternidade. Amém. (Dom Henrique Soares da Costa)

Dopo l’omelia è opportuno fare un breve silenzio.

CREDO

Diácono Felipe. Professiamo nostra fede in Dio Padre e Figlio e Spirito Santo.



Simbolo detto “degli Apostoli”.
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, Alle parole il quale fu concepito… Maria Vergine», tutti si inchinano. il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

PREGHIERA DEI FIDELI
Pr. Fratelli e sorelle, confortati dalla parola del Vangelo che abbiamo ascoltato, non stanchiamoci di innalzare a Dio la nostra preghiera.
As. Ascolta signore la nostra preghiera.

Gesù ci chiede di rimanere sempre vigili, ma di non perdere nell’attesa la nostra serenità e la nostra fiducia.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, rendici pronti per il tuo amore.

1. Perché la nostra fede sia simile ad una roccia, a volte incapace di dare risposte ma sempre ferma e irremovibile. Preghiamo.
2. Perché dove il futuro è oscuro non smetta mai di risplendere la tua luce. Preghiamo.
3. Perché la precarietà in cui viviamo, e che molti soffrono, sia resa finalmente stabile da una società costruita sulla giustizia e sulla speranza e dalla collaborazione sincera tra fratelli. Preghiamo.

O Padre, la tentazione di reagire alle iniquità del mondo con la disonestà e la violenza è grande. Aiutaci a contrastare l’azione del male nella Storia con armi diverse dalle sue, seguendo il cammino di Gesù, mite ed umile di cuore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Diácono Felipe. Dio grande e buono, sulla parola del tuo Figlio noi bussiamo con fiducia alla porta della tua misericordia. Vieni in soccorso alla nostra povertà. Per Cristo, nostro Signore.
As. Amen.

RITO DI CONCLUZIONE
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PADRE NOSTRO
Diácono Felipe.Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire:
As. Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

Pater noster, qui es in caelis Sanctificétur nomen tuum: Advéniat regnum tuum: Fiat voluntas tua, sicut in caelo, et in terra.Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie : Et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris.Et ne nos indúcas in tentatiónem. Sed líbera nos a malo. Amen.
Pr. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire:



BENEDIZIONE FINALE

Diácono Felipe. Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo spirito.
Diácono Felipe. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
As. Amen.
Diácono Felipe. La Celebrazione è finita: andate in pace.
As. Rendiamo grazie a Dio.
Il sacerdote bacia l’altare in segno di venerazione come all’inizio; fa quindi con i ministri la debita riverenza e torna in sacrestia.




Diácono Felipe.La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace.
Diácono Felipe. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace.
Diácono Felipe. Nel nome del Signore, andate in pace.
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12 Set 2016 01:14 #33802 por felipepoletto (felipepoletto)
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XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINÁRIO (ANNO C)
Colore liturgico: Verde


RITO INIZIALE
[/b]

Quando l’assemblea si è radunata, il sacerdote con i ministri si reca all'altare, mentre si esegue il canto d'ingresso. Giunto all'altare, il sacerdote con i ministri fa la debita riverenza, bacia l'altare in segno di venerazione, poi con i ministri si reca alla sede.
CANTO D'INGRESSO


SAUDAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CELEBRAZIONE
Pr. Felipe Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
As. Amen.
Pr. Felipe Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo spirito.

ATO PENITENZIALE
Pr. Fratelli i sorelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.



Pr. Felipe Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
As. Amen.
Pr. Felipe Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.
As. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
Pr. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
As. Amen.

Kyrie
Pr. Signore, pietà.
As. Signore, pietà.
Pr. Cristo, pietà.
As. Cristo, pietà.
Pr. Signore, pietà.
As. Signore, pietà.

GLORIA



Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo: Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

ORAZIONE
Pr. Felipe Preghiamo (silenzio, orazione personale): O Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
As. Amem.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
LITURGIA DELLA PAROLA

PRIMA LETTURA [Ex 32, 7-11.13-14]

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Va’, scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto”. Il Signore disse inoltre a Mosè: Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervìce. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farò una grande nazione.
Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto con grande forza e con mano potente? Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: “Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre”. Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.
- Parola di Dio
As. Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE 50



Ricordati di me, Signore, nel tuo amore.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.


SECONDA LETTURA [1Tm 1,12-17]

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.
Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
- Parola di Dio
As. Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO



Rit. Alleluia, alleluia.

Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.

VANGELO [Lc 15,1-32]
Pr. Felipe Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo Spirito.
Pr. Felipe Dal Vangelo secondo Luca
As. Gloria a te, o Signore.

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: Costui accoglie i peccatori e mangia con loro.
Ed egli disse loro questa parabola: Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte.- Parola del Signore.
As. Lode a te, o Cristo.
OMELIA

Dopo l’omelia è opportuno fare un breve silenzio.

Meus queridos Irmãos e Irmãs em Cristo Jesus!
A liturgia nos ensina que Deus “não quer a morte do pecador, mas sim, que ele se converta e viva”(cf. Lc 15,32). Assim gira toda a liturgia neste domingo. A primeira leitura(cf. Ex 32,7-11.13-14) mostra Deus voltando atrás no seu projeto de rejeitar Israel, depois de sua apostasia com a adoração de bezerro de ouro. Em Ex 32,7, Deus já não o chama “meu povo”, como na fórmula da Aliança (cf. Ez 37,23 etc), mas “teu povo”. Porém, por causa da intervenção de Moisés, que lhe lembra sua promessa, ele retira sua ira. O Novo Testamento penetra mais fundo no ser de Deus. Nas parábolas colecionadas em Lc 15, ninguém precisa lembrar a Deus a promessa dele. Ele está totalmente voltado para o que se afastou do caminho, como um pastor concentra toda sua atenção na ovelha que está faltando em seu rebanho, ou como a dona-de-casa que deixa até queimar a comida por estar preocupada com uma nota de dez reais faltando na sua carteira.
No livro do Êxodo, que nos é apresentado hoje, O Senhor arrependeu-se das ameaças que fizera contra o seu povo(cf. Primeira Leitura de Ex 32,7-11.13-14) Enquanto Moisés está ainda no Sinai, o povo adora o bezerro de ouro. A sanção de Deus é dura. Não quer mais este povo(“Teu povo”, diz ele a Moisés). Mas Moisés se torna mediador e lembra a Deus suas promessas, como Abraão lhe lembrou a sua justiça(cf. Gn 18,25). E Deus se deixa convencer… – A narração representa Deus de modo bastante humano: tanto a cólera de Deus quanto seu arrependimento são modos de falar; importa que mostrem que Deus não é indiferente, nem ao nosso pecado,, nem à nossa prece. São maneiras humanas de falar de seu amor sem fim. A primeira leitura sublinha a lealdade de Deus para com o seu Povo, a “justiça” que marca a relação de Jahwéh com Israel (entendida como fidelidade aos compromissos assumidos por Deus para com os homens). Fica, aqui, claro que a essência de Deus é esse amor gratuito que Ele derrama gratuitamente sobre os homens, qualquer que seja o seu pecado… Deus ama infinitamente, seja qual for a resposta do homem; e esse amor nunca será desmentido. É à luz desta perspectiva que devemos encarar Deus e a sua relação conosco. O pecado dos israelitas (a construção de uma imagem deturpada de Deus) nos leva a questionar as imagens que, às vezes, construímos e transmitimos de Deus… O Deus em Quem acreditamos e que testemunhamos, quem é? É o Deus que Se revelou como amor, bondade, misericórdia, ao longo da história da salvação, ou é um Deus vingativo e cruel, que não desculpa as faltas dos homens e que anda à cata de qualquer comportamento faltoso para deixar cair sobre eles a sua cólera e a sua crueldade? Não esqueçamos: testemunhar um Deus vingativo, impositivo, sem coração e sem misericórdia, é fabricar uma falsa imagem de Deus.

CREDO
Pr. Felipe Professiamo nostra fede in Dio Padre e Figlio e Spirito Santo.




Simbolo detto “degli Apostoli”.
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, Alle parole il quale fu concepito… Maria Vergine, tutti si inchinano. il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
PREGHIERA DEI FIDELI
Pr. Felipe Fratelli e sorelle, confortati dalla parola del Vangelo che abbiamo ascoltato, non stanchiamoci di innalzare a Dio la nostra preghiera.
As. Ascolta signore la nostra preghiera.

La tentazione di ingabbiare Dio nei limiti del nostro pensiero è sempre forte. Altrettanto forte dev’essere la nostra voglia di ricercare il volto autentico del Padre.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore donaci il coraggio della conversione.

1. Perché di fronte al conflitto sappiamo sempre dialogare in vista della riconciliazione. Preghiamo.
2. Perché il tuo perdono sia di stimolo per perdonare. Preghiamo.
3. Perché sappiamo utilizzare la nostra forza per resistere al male e non per schiacciare coloro che riteniamo malvagi. Preghiamo.
4. Perché anche nella nostra miseria ci ricordiamo di essere tuoi figli, amati e mai lasciati in preda alla disperazione. Preghiamo.

O Padre, la tua gioia per l’esistenza di ogni uomo non si spegne nemmeno di fronte alle nostre più gravi mancanze. Aiutaci, quando non sappiamo da dove ripartire, a ripartire da te. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Pr. Felipe Dio grande e buono, sulla parola del tuo Figlio noi bussiamo con fiducia alla porta della tua misericordia. Vieni in soccorso alla nostra povertà. Per Cristo, nostro Signore.
As. Amen.
RITO DI CONCLUZIONE

PADRE NOSTRO
Pr. Felipe Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire:
As. Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.


BENEDIZIONE FINALE
Pr. Felipe Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo spirito.
Pr. Felipe Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
As. Amen.
Pr. Felipe La Celebrazione è finita: andate in pace.
As. Rendiamo grazie a Dio.
Il sacerdote bacia l’altare in segno di venerazione come all’inizio; fa quindi con i ministri la debita riverenza e torna in sacrestia.

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04 Out 2016 02:09 #33924 por SMR Francesco III Pellegrini (Francesco)
Respondido por SMR Francesco III Pellegrini (Francesco) no tópico PARROCHIA SAN MICHELE ARCANGELO - AVOLA
Quando teremos uma nova publicação de tal qualidade???

att


S.M.R il Re Francesco III Pellegrini d'Italia
Re Costituzionale e Difensore Perpetuo d'Itália
Protettore della Serenissima Repubblica di San Marino e dell'Ordine di Malta.
Duca di Bologna, Catania, Palermo, Torino, Napoli,
Reggio Calabria, Firenze, Taranto, Perugia, Benevento, Aquila e Cagliari.
Duca di Smirna, in Pathros
Duca di Dumfries, nella Scozia
Duca di Cimiez, nella Francia
Duca di Hohendorf, nella Prussia
Markgraf von Greifenberg, nella Germânia
Conte di Porto Alegre, in Piratini
Gran Maestro dell'Ordine di Palermo
Gran Maestro dell´Ordine di Garibaldi
Gran Maestro della Reggia Ordine Italiana dell´Attività Micronazionale
Cavaliere Gran Croce dell´Ordine Sassone d´Alberto, nella Sassonia, Germania
Cavaliere Gran Croce dell'Ordine della Perla Nera, Pathros
Cavaliere Gran Croce del Sovrano Ordine di Merito Militare, Francia
Cavaliere Gran Collana dell'Ordine della Croce di Ferro, Germania
Cavaliere Gran Croce della Più Antica e Più Nobile Ordine di Mandela, in Brigancia i Afrikanda
Gran Collana del Sovrano Ordine Imperatore Carlo Magno, Francia
Cavaliere dell'Ordine dello Sperone d'Oro, Vaticano
Cavaliere dell´Ordine di Le Port, Riunione
Cavaliere Maximae Virtus dell´Ordine Massima di Borbone, Riunione
Cavaliere del Sovrano Militare Ordine di Giovanna d'Arco, nella Francia
Patriarca dalla Famiglia Pellegrini
"Pax, Vita et Honos"

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13 Mar 2017 20:30 #35013 por nei.bionaz (nei.bionaz)
Respondido por nei.bionaz (nei.bionaz) no tópico PARROCHIA SAN MICHELE ARCANGELO - AVOLA


(Pr. Presidente / As. Assembleia / Arc. Arcivescovo / Dc. Diacono. As partes em vermelho – rubricas – explicam o momento específico da celebração. As demais rubricas da celebração são escritas em “italiano”.)

II DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)
12 marzo 2017 / Colore liturgico: Viola


RITO INIZIALE

Quando l’assemblea si è radunata, il sacerdote con i ministri si reca all'altare, mentre si esegue il canto d'ingresso. Giunto all'altare, il sacerdote con i ministri fa la debita riverenza, bacia l'altare in segno di venerazione, poi con i ministri si reca alla sede.

CANTO D'INGRESSO



SAUDAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CELEBRAZIONE
Pr.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
As. Amen.
Pr.
La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.
As. E con il tuo spirito.

ATO PENITENZIALE
Pr.
Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.
As. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
Pr. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
As. Amen.

Kyrie
Pr. Signore, pietà.
As. Signore, pietà.
Pr.
Cristo, pietà.
As. Cristo, pietà.
Pr.
Signore, pietà.
As. Signore, pietà.

Non si dice il Gloria.

ORAZIONE
Pr.
Preghiamo (silenzio, orazione personale): O Padre, che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio, nutri la nostra fede con la tua parola e purifica gli occhi del nostro spirito, perché possiamo godere la visione della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
As. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA

PRIMA LETTURA (Gen 12,1-4)
Dal libro della Gènesi: - In quei giorni, il Signore disse ad Abram: “Vàttene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra”. Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore. - Parola di Dio.
As. Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 32)



Rit: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.
Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell’amore del Signore è piena la terra.
Rit: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame.
Rit: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.
L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo.
Rit: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

SECONDA LETTURA (2Tm 1,8b-10)
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo: - Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità, ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo. - Parola di Dio.
As. Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO (Mc 9,7)


As. Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: “Questi è il mio Figlio, l’amato: ascoltatelo!”


Dc. Benedicimi, o Padre.
Arc. Il Signore sia nel tuo cuore e sulle tue labbra, perché tu possa annunziare degnamente il suo Vangelo: nel nome del Padre e del Figlio + e dello Spirito Santo.
Dc. Amen.

VANGELO (Mt 17,1-9)
Dc.
Il Signore sia con voi.
As. E con il tuo Spirito.
Dc.
Dal Vangelo secondo + Dal Vangelo secondo Matteo.
As. Gloria a te, o Signore.
Dc.
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: “Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia”. Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo”. All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: “Alzatevi e non temete”. Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: “Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti”. - Parola del Signore.
As. Lode a te, o Cristo.

OMELIA
Amados irmãos em Cristo, neste fim de semana dei continuidade a minha Visita Pastoral às comunidades católicas no Reino da Itália. Venho até esta paróquia dedicada ao grande Arcanjo Miguel com alegria e esperança. Venho buscar alternativas na evangelização, venho reafirmar a Tradição de nossa fé. Continuemos em comunhão, celebremos nossa vida, celebremos nossa esperança no Senhor, que se Transfigura ao mundo e nos mostra o caminho da salvação. Participemos de sua glória, trilhemos o caminho da cruz para ressuscitarmos com Ele.

Agradeço a SA Lyrian Umbrio, Duquesa de Avola e ao povo de pela acolhida. Faço agora uma breve reflexão sobre a liturgia deste domingo, tirada dos escritos de Santo Efrém (c. 306-373), diácono da Síria, doutor da Igreja no Sermão sobre a Transfiguração.

“Este é o meu Filho muito amado, no qual pus todo o meu agrado”. Ele levou-os para a montanha para lhes mostrar a glória da sua divindade e lhes dar a conhecer que era o Redentor de Israel, como lhes tinha anunciado pelos seus profetas. […] Eles tinham-no visto comer e beber, fatigar-Se e repousar, estar abatido e dormir, sentir pavor até suar gotas de sangue, tudo coisas que não pareciam estar em harmonia com a sua natureza divina e não convir senão à sua humanidade. Por isso os levou à montanha, para que o Pai Lhe chamasse seu Filho e lhes mostrasse que Ele era verdadeiramente seu filho e que era Deus.

Levou-os à montanha e mostrou-lhes a sua realeza antes de sofrer, o seu poder antes de morrer, a sua glória antes de ser ultrajado e a sua honra antes de sofrer a ignomínia. Assim, quando foi preso e crucificado, os seus apóstolos compreenderam que não o foi por fraqueza mas voluntariamente e de bom grado, para a salvação do mundo.

Levou-os à montanha e mostrou-lhes, antes da sua ressurreição, a glória da sua divindade. Assim, quando ressuscitou de entre os mortos na glória da sua divindade, os discípulos reconheceram que não tinha recebido a glória como recompensa das suas dores, como se disso necessitasse, mas que ela Lhe pertencia desde muito antes dos séculos, com o Pai e junto do Pai, como Ele próprio diz ao aproximar-Se a sua paixão voluntária: “Pai, manifesta a minha glória junto de Ti, aquela glória que Eu tinha junto de Ti antes de o mundo existir” (Jo 17,5).


CREDO
Pr.
Professiamo nostra fede in Dio Padre e Figlio e Spirito Santo.
As. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI
Pr.
Fratelli e sorelle, anche noi, come Abramo, siamo stati chiamati ad abbandonare gli idoli per seguire la via della fede, tracciata dalla provvidenza divina. Chiediamo al Padre di sostenerci e di illuminare la nostra strada. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.
As. Ascoltaci Signore.
1. Perché i cristiani affaticati e stanchi trovino nella preghiera un ristoro per la loro fede, irrobustita dalla contemplazione del mistero di Gesù, morto e risorto per la nostra salvezza, preghiamo.
As. Ascoltaci Signore.
2. Perché i potenti e i capi delle nazioni riconoscano di essere strumenti della Provvidenza e si pongano al servizio, con umiltà, degli uomini e delle donne che sono stati loro affidati, preghiamo.
As. Ascoltaci Signore.
3. Per coloro che si affannano nelle cose del mondo, perché lascino risuonare nel loro cuore la chiamata di Dio, e si sentano amati da lui teneramente e personalmente, preghiamo.
As. Ascoltaci Signore.
4. Per chi è in ricerca di un senso della vita, perché il Signore si faccia riconoscere e renda la loro esistenza un cammino di conversione e di gioia, preghiamo.
As. Ascoltaci Signore.
5. Perché l’incontro con Cristo, in questa Celebrazione, converta e rinnovi il nostro cuore, stimolandoci ad essere nel mondo fermento di vita nuova, preghiamo.
As. Ascoltaci Signore.
Pr. Esaudisci, o Padre, le nostre preghiere e trasfigura anche noi, perché possiamo essere sempre più conformi al tuo progetto di salvezza. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
As. Amen.
RITO DI CONCLUZIONE

PADRE NOSTRO
Pr. Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire:
As. Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

BENEDIZIONE FINALE
Pr.
Sia benedetto il nome del Signore.
As. Ora e sempre.
Pr.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
As. Egli ha fatto cielo e terra.
Pr.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre + e Figlio + e Spirito + Santo.
As. Amen.
Dc.
La Celebrazione è finita: andate in pace.
As. Rendiamo grazie a Dio.

Il sacerdote presidente (vescovo), altri presbiteri i diaconi, bacia l’altare in segno di venerazione come all’inizio; fa quindi con i ministri la debita riverenza e torna in sacrestia.

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Moderadores: Líryan Umbria (liryan)